Leggi qui tutto quello che devi sapere sul diritto di recesso e-commerce per evitare di dover pagare multe veramente salate.
> E’ possibile prendere una multa fino a € 500.000 solo perché NON hai dato al cliente le informazioni giuste sul diritto di recesso?
Sì è davvero possibile. Guarda qui:
Devi sapere che non basta più scrivere ”Puoi fare il reso in 14 giorni” per essere a norma, devi dare informazioni precise al consumatore che fa acquisti online altrimenti rischi sanzioni e cause legali pesanti:
“Nel caso in cui il sito ecommerce non riconosca al consumatore il diritto di recedere o non fornisca informazioni in merito, allo stesso saranno irrogate le sanzioni amministrative pecuniarie, di cui all’art. 27 comma 9 del Codice del Consumo, le quali vanno da € 5.000,00 ad € 500.000,00.”
Infatti c’è da sfatare un grande mito: NON è vero che le multe online non ci sono o non le fanno, anzi ci sono e sono pure molto costose.
Quindi se hai un sito ecommerce e vuoi evitare sanzioni o lunghe cause legali, continua a leggere perché ti spiego per bene cos’è il diritto di recesso ecommerce e come sfruttarlo a tuo vantaggio.
Cos’è il diritto di recesso e-commerce?
Il diritto di recesso ecommerce è il diritto del consumatore di sciogliere il contratto, intercorso con il merchant (cioè con il tuo sito ecommerce) o di restituire un prodotto, senza la necessità di fornire una motivazione.
L’unica implicazione prevista dalla legge è che il consumatore può liberamente recedere, senza conseguenze, entro 14 giorni. Questo termine inizia a decorrere:
- nella vendita di prodotti, da quando il consumatore o un terzo acquista il possesso fisico dei beni;
- nella vendita di servizi, dal momento della conclusione del contratto.
Diritto di recesso e-commerce: multe fino a € 500.000,00
Se non riconosci al consumatore il diritto di recedere o non fornisci informazioni in merito, ricevi saranno multe da € 5.000,00 ad € 500.000,00, come specificato nell’art. 27 comma 9 del Codice del Consumo.
Voglio farti notare che, negli ultimi anni, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha contestato a molti siti condotte scorrette in merito al recesso, infliggendo loro salate multe proprio come hai appena visto.
Infatti i controlli online sono sempre più frequenti e le multe sono veramente alte anche perché molti imprenditori non si curano della parte legale del loro ecommerce e poi si trovano a dover affrontare cause o a cacciare parecchie migliaia di euro per le sanzioni che ricevono. Ti ricordo che basta semplicemente dare informazioni errate o ometterle per essere multati.
Quello che sento dire più spesso da chi si occupa di commercio online è:
posso copiare le condizioni di recesso da altri siti?
Molto spesso le condizioni di vendita in cui sono espresse anche le norme e le modalità del recesso sono copiate da altri siti credendo che sia fatte bene ma nel 90% dei casi non è così. Neanche se copi da siti importanti o famosi.
Guarda qui, Whatsapp è stato multato per le informazioni poco chiare sul diritto di recesso.
Nessuno è al riparo finché non si affida a un avvocato specializzato nell’ecommerce, come noi. Conviene quindi copiare in giro o è meglio avere delle condizioni di recesso fatte su misura in modo da tutelarti?
Dopo che hai speso soldi per fare il sito ecommerce, per la pubblicità online e per vendere di più rischi di buttare tutto all’aria per delle mancanze (o dimenticanze) riguardanti le norme del diritto di recesso ecommerce espresse nelle tue condizioni di vendita.
Anche perché ricevere una multa vuol dire togliere soldi e fondi alle attività che ti portano più clienti (come la pubblicità su Google o sui social network) e avere meno soldi per te.
Noi di Digital Defend abbiamo seguito molti ecommerce che hanno avuto problemi proprio con l’informativa del recesso. Siamo riusciti a far evitare una salata multa a parecchi ecommerce intervenendo per tempo sulle condizioni di vendita.
Il problema è che copiando (o facendo da soli) le condizioni di vendita, non si è certi di rispettare gli articoli del Codice del consumo o del codice civile. E ciò porta inevitabilmente una multa perchè nessuna autorità e nessun garante tollera tali mancanze.
Un nostro cliente, Giacomo è venuto da noi proprio perchè aveva saputo che un suo concorrente era stato multato e si è voluto mettere al riparo. Anche lui credeva che era difficile prendere una multa online ma si è dovuto ricredere.
Infatti ti posso assicurare che è molto più frequente di quanto pensi e spesso non serve aspettare l’autorità basta un cliente o un concorrente ”invidioso” che fanno una segnalazione ed ecco che ti arrivano controlli su controlli. Quindi è meglio farti trovare preparato e ”a norma di legge”. Non credi?
Vediamo spesso tanti tanti imprenditori preoccuparsi molto della loro attività offline per essere sempre in regola con tutto ma poi non pensano al loro ecommerce: perchè un ecommerce dovrebbe essere meno normato della tua attività tradizionale? Il rischio è anche maggiore visto che il tuo sito è potenzialmente visto da molti più utenti rispetto al tuo negozio.
E’ come se ti preoccupassi di chiudere per bene tutte le finestre della tua casa per stare al sicuro e poi lasci la porta aperta e i ladri entrano da lì. Lo stesso vale in questo caso: ti preoccupi di avere l’azienda sistemata (assicurazioni, sicurezza, estintori…) e poi lasci scoperto il tuo negozio online e la multa ti arriva lo stesso.
Cosa cambia tra diritto di recesso e reso?
Ecco il motivo per cui devi fare attenzione quando scrivi le tue condizioni di vendita se vuoi evitare multe.
Ciò che cambia tra il ”diritto di recesso ecommerce” e il reso è proprio il concetto di “reso”.
Per reso, in realtà, si intende la facoltà del consumatore di restituire il bene allorquando si verifichino situazioni diverse rispetto a quelle prese in considerazione dalla norma del Codice del Consumo sul diritto di recedere. Come ad esempio:
- quando il consumatore decide di restituire il prodotto oltre il termine di 14 giorni;
- quando il prodotto restituito è stato rovinato o utilizzato, pertanto non può essere rimesso in vendita.
Il diritto di reso, ad oggi, risulta privo di una normativa specifica, pertanto la sussistenza deve essere valutata caso per caso.
Ma ciò non ti tutela, anzi devi fare molta attenzione quando scrivi le tue condizioni di vendita a non confondere le due diciture e le relative norme perché così rischi di andare in favore del tuo consumatore.
Infatti, per un errore di forma nella scrittura potresti essere costretto a rimborsare i soldi o a cambiare un prodotto quando in realtà non sei obbligato o non è necessario.
In quali casi non si applica il diritto di recesso e-commerce?
Per tua fortuna, non sempre è consentito al consumatore il diritto recesso nell’ecommerce.
Infatti, secondo l’art. 59 del Codice del Consumo, il recesso è inapplicabile quando si tratta dei seguenti beni:
- quelli confezionati su misura o personalizzati;
- quelli che rischiano di deteriorarsi (esempio gli alimenti) o scadere rapidamente;
- quelli sigillati, ovvero che non si prestano ad essere restituiti come per esempio per motivi igienici
Quindi se vendi prodotti online, per i quali non è ammesso il diritto di recesso ecommerce, sei obbligato a darne puntuale comunicazione al consumatore:
– nelle Condizioni Generali di vendita;
– nella scheda del prodotto, ovvero dove sono elencate tutte le caratteristiche del prodotto, come ad esempio il prezzo o il peso;
– nell’email di conferma dell’ordine, che il commerciante è obbligato a inoltrare al consumatore.
È chiaro che per far valere il tuo diritto a NON mettere in pratica il diritto di recesso del tuo ecommerce, devi esprimerlo chiaramente nelle condizioni di vendita e in tutte le parti legali del sito.
Quindi se hai bisogno di un aiuto, vuoi saperne di più sul diritto di recesso ecommerce o vuoi mettere in sicurezza il tuo sito, contattaci. Clicca qui.