E-commerce normativa: cosa devi fare per essere a norma se ti occupi di commercio elettronico?
Quando ti occupi di vendere online i tuoi prodotti, devi far fronte a una precisa materia da studiare e da affrontare: quella che tutti cercano online come ”e-commerce normativa”. Cioè quella serie di leggi, decreti, norme che segnano le precise linee guida legali da rispettare per evitare multe e sanzioni.
Se lavori con il commercio elettronico infatti NON puoi NON conoscere perfettamente la normativa ecommerce in vigore. Infatti l’ecommerce non è affatto lasciato alla discrezionalità del singolo o abbandonato nel mare magnum del web, anzi è assoggettato ad una disciplina cavillosa che trova collocazione in diverse fonti normative.
E-commerce normativa: ecco alcune norme che devi conoscere per il tuo negozio online
- D.Lgs. 114/98, cd. “Legge Bersani”
non disciplina direttamente il commercio elettronico, si limita ad associarlo ad una delle forme speciali di vendita al dettaglio, o meglio alla vendita per corrispondenza o tramite televisione o altri sistemi di comunicazione.
All’art. 4 prescrive l’obbligo per l’interessato di inviare una comunicazione al Comune di residenza, almeno 30 giorni prima dell’inizio dell’attività, con l’indicazione del possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività ed il relativo settore merceologico;
- D.Lgs. 185/1999 di attuazione della direttiva europea 97/7/Ce
relativa alla protezione dei consumatori nei contratti a distanza, al fine di rendere omogenea, in tutti i paese dell’UE, la normativa vigente;
- D.Lgs. 70/2003 attuativo della direttiva 2000/31/Ce,
volto ad assicurare la libera prestazione dei servizi online nell’insieme della Comunità, mediante la clausola mercato interno.
Alla stregua di questo decreto, il commerciante, per fare in modo che il proprio sito sia conforme alla normativa vigente, è tenuto a rendere di facile apprensione al consumatore le seguenti informazioni:
– generalità del venditore;
– descrizione del prodotto o del servizio;
– prezzo del prodotto/servizio;
– modalità di pagamento e tempi di consegna;
– comunicazioni commerciali varie;
– diritto di recesso.
- Direttiva 2002/38/Ce e ss. direttive e regolamenti, in materia IVA
quest’ultima stabilisce che:
– le forniture con mezzi elettronici vanno considerate prestazioni di servizi;
– la tassazione, ai fini IVA, deve avvenire nel luogo del consumo;
– i servizi elettronici impiegati nel territorio dell’UE debbono essere assoggettati all’IVA del luogo di consumo;
– per i soggetti extra-UE debbono essere emanate procedure semplificate di assolvimento agli obblighi tributari.
Questi sono alcuni più importanti decreti e direttive che regolano l’ecommerce e la normativa del commercio elettronico. Ora ti mostro i 7 requisiti legali che il tuo sito DEVE avere se ti occupi di vendite online e che devi immediatamente controllare per essere certo di rispettare la normativa ecommerce.
E-commerce normativa: i 7 aspetti legali più importanti per evitare multe e cause legali
Quando si parla di ”e-commerce normativa” si crea sempre veramente molta confusione che porta poi a multe o sanzioni veramente pesanti.
Come in questo caso:
Per questo ho deciso di raggruppare qui i 7 requisiti legali (che rispettano le regole e-commerce: normativa, decreti, direttive…) che un negozio online deve necessariamente rispettare e che è bene che tu conosca alla perfezioni per sventare il rischio di ingenti sanzioni:
1. PARTITA IVA
Quando decidi di aprire un negozio online devi essere consapevole che devi avere una partita IVA, salvo i casi in cui l’attività che intende esercitare sia puramente occasionale o i guadagni siano inferiori ai 5.000,00 euro annuali.
Una volta aperta la partita IVA, dovrà iscriversi nel Registro delle Imprese, presso la Camera di Commercio.
Qualora oltre all’ecommerce il commerciante abbia anche un negozio fisico, giova rilevare che l’iscrizione potrà avvenire nella Gestione Separata.
La partita Iva rientra tra le informazioni che debbono essere presenti sul sito e di facile apprensione per l’utente.
Risulta necessario, data la complessità, che il commerciante si rivolga ad un esperto specializzato nell’ecommerce per la scelta della forma giuridica più adatta all’attività che intende svolgere.
2. CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO
Ci sono le leggi nazionali a tutela del consumatore che si rifanno proprio alle condizioni generali di contratto.
Nel caso in cui il commerciante intenda introdurre clausole, informazioni specifiche e via discorrendo, le stesse debbono essere sempre specificate nelle condizioni generali di contatto.
Si sconsiglia vivamente di copiarle da altri siti perché potrebbero non solo NON essere adatte alla tua attività svolta (per esempio non esplicitano delle modalità di reso o di spedizioni particolari) ma anche essere protette dal diritto di autore.
3. INFORMATIVA SULLA NORMATIVA DELLA PRIVACY
Trattasi di fornire agli utenti un’illustrazione chiara di come verranno gestiti i dati personali.
Con i decreti legislativi 69/2012 e 70/2012 è stato istituito l’obbligo di inserire un banner all’apertura del sito web, con il quale si richiede all’utente il consenso al trattamento dei dati, al fine di poter proseguire con la navigazione.
Il consenso sarà necessario richiederlo anche quando si intenda condividere i dati del proprio cliente con soggetti terzi.
4. TERMINI E CONDIZIONI DI VENDITA
Da intendersi non solo le informazioni giuridiche, come ad esempio la legge che si intende applicare al contratto, ma anche tutte le informazioni concernenti il diritto al recesso, le modalità di restituzione della merce, tempi di consegna ed i costi della merce e della spedizione.
Possono essere modificate, purché le novità introdotte trovino applicazione solo per gli acquisti successivi.
5. MODALITÀ DI PAGAMENTO
E’ cosa buona che il commerciante online offra, tra le diverse modalità previste, anche quella senza costi aggiuntivi.
Nel caso in cui il commerciante prevedesse il rischio per l’utente di pagare delle spese aggiuntive, è tenuto a renderlo noto nei diversi passaggi che conducono all’acquisito e nei termini e condizioni di vendita.
6. SPECIFICARE LE INFORMAZIONI PER IL RECESSO
E’ molto importante scrivere le informazioni esatte su come recedere, in quanto tempo e specificare alcune clausole che ti proteggono da clienti che vogliono fare i furbi.
Inoltre devi stare attento perchè non solo puoi avere a che fare con alcuni clienti ”scontenti” ma sei costretto anche a restituire la somma di denaro spesa comprese le spedizioni (anche se ciò va oltre i 14 giorni espressi nelle direttive dell’ecommerce e nella normativa). Se vuoi approfondire il diritto di recesso nell’ecommerce, clicca qui.
7. INDICARE I DATI PER RENDERE RICONOSCIBILE LA TUA SOCIETÀ
Non devi mai tralasciare alcuni dati come: nome, sede legale, indirizzo di posta elettronica, numero di iscrizione al REA o al registro delle imprese.
Per le società di capitali, come le società a responsabilità limitata, società per azioni o società in accomandita per azione, il capitale sociale versato (o indicare lo stato di liquidazione).
Per tutte queste ragioni e per evitare di pagare multe che possono superare anche i 50.000 €, è necessario avere ogni aspetto del sito a norma. Vuoi capire se il tuo sito è a norma o se rischi costose multe? scegli i nostri avvocati specializzati nell’ecommerce, clicca qui.